Dopo avere aperto un libro e avere scorso una bella prefazione, ci si aspetta di imbattersi in un’emozionante storia, ma una storia non può iniziare senza conoscere il personaggio principale.

Il protagonista, in questo caso, è il Gruppo Sportivo PAVIC.

Partiamo dalla pronuncia.
Come si legge PAVIC? Con la C dolce e palatale di ‘cena’ o con la C dura e gutturale di ‘casa’ ?
La dizione corretta è con la C gutturale, come ‘casa’‘campionato’‘coppa’; il motivo è presto svelato: la C dell’acronimo PAVIC è l’iniziale della parola ‘club’.

Esatto, PAVIC è un acronimo.

Le prime tre lettere sono intuibili: Palla A Volo.
La C, come detto, è quella di Club.
Manca la I!
E la I per cosa sta?
La I corrisponde a Iuventus (dal latino iuventūs, «gioventù»)
Nel 1972, l’anno di inizio di questa storia di pallavolo, fondare una società sportiva ‘ex novo’ risulta molto costoso, complicato a livello burocratico, e prevede un ‘iter’ piuttosto lungo. Si preferisce, quindi, affiliarsi ad associazioni già esistenti, organizzate e dotate di un loro statuto definito, prendendone il nome.

È proprio questa la situazione embrionale del mondo Pavic. Per la formazione della nuova società pallavolistica sono determinanti alcuni dei futuri consiglieri, i quali fanno già parte dello Juventus Club, un’associazione viva e concreta nel mondo cittadino romagnanese ad inizio anni ’70.

Grazie alla loro collaborazione per l’affiliazione al suddetto club e sotto la guida del presidente Gaudenzio Sganzetta, che ricoprirà la carica fino al 1993, nasce così il Gruppo Sportivo PavIc.

Fin dalla presentazione di domanda di affiliazione alla Federazione Italiana Pallavolo, il 14 ottobre 1972, si decide però di utilizzare la I piuttosto che la J di Juventus.

Ecco quindi formato l’acronimo:
P: Palla, A: A, V: Volo, I: Iuventus, C: Club.

Si avvera così il desiderio di un gruppo di giovani romagnanesi, quello di giocare a pallavolo confrontandosi con altre realtà del territorio regionale e non solo.
A esordire sui campi federali è il settore maschile, che disputa la prima stagione agonistica a cavallo del biennio 1972/73, mentre l’anno successivo tocca al settore femminile. Si viene così a creare un movimento “trasversale” ed eterogeneo, vivo ancora oggi e capace di attirare l’attenzione di giovani di ogni età: un successo storico che tuttora poche società in Italia possono vantare.

Sfogliando le pagine degli anni, i trionfi per la Romagnano pallavolistica non tardano ad arrivare: le prime squadre salgono ben presto di categoria e il settore giovanile si va ampliando di stagione in stagione; una tendenza che ancora oggi è un marchio di fabbrica per la società.
Infatti, in questi numerosi anni di attività, si sono raggiunti traguardi importanti: Serie B nazionale per entrambi i settori, tre finali nazionali giovanili di categoria e un impegno costante per la promozione sportiva.
Inoltre, tra le numerose ragazze e ragazzi che hanno vestito la maglia azzurro-PAVIC, ben 11 atlete (Angelina, Bortolotto, Cappa, Ghisleni, Gioria, Rosso, Sattin, Scollo, Serraggiotto, Stefanuto, Vitali) e 7 atleti (Bonola, Casagrande, Cavaliere, Fecchio, Loro, Sala, Santhià) hanno giocato in Serie A e 2 di loro sono arrivati a vestire la maglia della nazionale maggiore.

Che tutto questo sia solo l’inizio di una storia ancora lunga e tutta da scrivere prima di arrivare alla quarta di copertina.